Liberalizzazione dell'apertura domenicale
PREMESSA Attualmente lo Stato Italiano delega alle Regioni la possibilitą di distinguere i comuni che svolgono una significativa attivita' turista da quelli che invece sono prevalentemente industriali/residenziali. Tale status consente ai negozi (dal panettiere al centro commerciale) di tenere aperto (se i proprietari lo desiderano) tutte le domeniche dell'anno.
PROBLEMA Non sono rari i casi di comuni anche limitrofi (per non parlare di quelli che sono confinanti con comuni appartenenti ad altre Regioni) che hanno uno status differente. Questo comporta che i negozi di un comune puo' aprire quando vuole (status "comune turistico") e quelli di un altro invece no.
Le conseguenze del problema sono evidenti:
a) spostamento domenicale dei cittadini verso comuni o centri commerciali aperti la domenica (AUMENTO DEL TRAFFICO E DELL'INQUINAMENTO)
b) indebolimento delle possibilita' di sviluppo commerciale delle attivita' "sotto casa" (I NEGOZI PICCOLI CHIUDONO A FAVORE DEI CENTRI COMMERCIALI, DIMINUZIONE DELLE ATTIVITA' SUL TERRITORIO IN PARTICOLARE NEI PICCOLI COMUNI)
c) diminuzione della "vita di paese" (NEI COMUNI CHIUSI DI DOMENICA C'E' MENO POSSIBILITA' DI SVILUPPO COMMERCIALE COSI' COME DI INTERAZIONE SOCIALE)
PROPOSTA Si propone semplicemente di abolire questa distinzione e liberalizzare quindi dell'apertura domenicale. I proprietari dei negozi di qualsiasi comune potra', se lo vuole, tenere aperto di domenica.
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