Revisione del sistema di riscossione delle multe
Italiani: popolo di santi, poeti e... automobilisti!
Già, non c'è dubbio che le quattro ruote piacciano all'homo italicus. E piacciono molto anche ai Comuni, perché da diversi anni a questa parte sono diventati una delle principali voci di bilancio attivo per le casse comunali. Certo, non è possibile tassare direttamente auto e motocicli, almeno non finché non esisterà un vero federalismo fiscale. Ma i Comuni possono emettere sanzioni amministrative (le multe) per le infrazioni al codice della strada.
Nelle intenzioni del legislatore, le sanzioni servono a limitare i comportamenti scorretti e a mantenere un alto grado di sicurezza nella circolazione stradale.
Nelle intenzioni dei Comuni, le sanzioni servono a colmare i buchi di bilancio. Tanto che le entrate delle multe vengono messe a budget e agli stessi vigili urbani vengono fissati determinati obiettivi da raggiungere (non in termini di livelli di servizio o di sicurezza sulle strade ma di multe erogate).
Quindi, si deve confidare nella crescente indisciplina degli automobilisti per far quadrare il bilancio. Se non basta, ci si inventa qualcosa per aumentare fittiziamente il livello di indisciplina. Ecco allora un proliferare di dispositivi come il "photored", che rileva i passaggi col semaforo rosso, l'autovelox, ecc.
Non sto sostenendo che l'uso di questi strumenti sia di per sè negativo. Anzi, possono essere utili ad aumentare la sicurezza, se usati correttamente.
Ma basta guardare striscia la notizia per scoprire che alcuni Comuni (ad esempio Cornaredo) fanno il gioco sporco: autovelox imboscati e semafori con i tempi del giallo sotto il minimo legale (addirittura meno di 1 secondo!).
Durante un servizio di striscia si è addirittura assistito a un tamponamento in tempo reale: un automobilista aveva inchiodato davanti al semaforo, appena scattato il giallo, per non rischiare la multa.
Esiste quindi un conflitto fra l'interesse di alcuni Comuni di spremere più soldi dagli automobilisti e quello della collettività di ottenere maggior sicurezza.
Un altro metodo per prelevare fondi dagli automobilisti, indubbiamente più onesto ma comunque vessatorio se abusato, è quello della creazione di parcheggi in strada a pagamento (strisce blu). La legge prescrive che per ogni zona in cui esistono parcheggi a pagamento debbano esistere una certa quantità di parcheggi liberi. Ma questa disposizione tende ad essere elusa da molti Comuni e le strisce blu si estendono ormai fino alle zone semiperiferiche, spesso senza un adeguato potenziamento dei mezzi pubblici.

Lo scopo della proposta mira eliminare questo conflitto fra gli interessi delle amministrazioni comunali e quello dei cittadini, legando gli introiti delle sanzioni ai risultati ottenuti in termini di sicurezza sulle strade e miglioramento dei servizi di viabilità offerto ai cittadini.

PROPOSTA

Le sanzioni amministrative per infrazioni al codice della strada dovranno essere raccolte direttamente dal ministero dei trasporti, tramite la M.C.T.C. (la motorizzazione civile). Quindi, annualmente, tutti i proventi raccolti saranno redistribuiti agli enti locali (Comuni, Regioni e Provincie), sulla base dei seguenti criteri:

- in maniera direttamente proporzionale alla quantità (Km) di infrastrutture gestite (più strade = più soldi).

- in maniera inversamente proporzionale al numero di incidenti registrati nel territorio di competenza (più incidenti = meno soldi). Un numero particolarmente elevato di incidenti in un particolare punto farà scattare una sorta di "malus" che limiterà ulteriormente i fondi. La logica è quella di incentivare gli enti a porre rimedio alle situazioni particolarmente a rischio per la sicurezza.

- in maniera direttamente proporzionale alla quantità di mezzi pubblici per Km di rete stradale gestita.

- in maniera inversamente proporzionale alla quantità di parcheggi a pagamento su strada (strisce blu) per Km di rete gestita.

Inoltre, gli enti locali potranno richiedere un anticipo per interventi di viabilità straordinaria particolarmente onerosi (ad esempio il rifacimento di un importante nodo viario o la creazione di una linea metropolitana). L'anticipo non potrà superare il 500% dei fondi erogati dal ministero dei trasporti l'anno precedente e potrà essere rimborsato in dieci anni a tasso zero, detraendolo dalle quote destinate negli anni successivi. Per fare un esempio, se un Comune ha incassato 5 milioni di euro di multe nell'anno precedente, può richiedere un anticipo di 25 milioni di euro come contributo per la costruzione di una linea metropolitana e per i successivi 10 anni verranno detratti 2,5 milioni di euro dalla sua quota fondi derivanti da sanzioni.
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 gabe (05/06/2008 00:42:04) - sicuramente l'intento è apprezzabile. tuttavia i cirteri sono troppo rigidi. e mi sembra paradossale che le strade con più incidenti non possano avere fondi. semmai il contrario!!!!
 
MarcoFR (05/06/2008 03:19:59) - Approvo la legge, che trovo ragionevole. Spero che questo spinga le amministrazioni locali ad un attività volta alla concreta diminuzione degli incidenti. Anche se i soldi non dovrebbero essere inversamente proporzionali agli incidenti, ma direttamente proporzionali alla DIMINUZIONE degli incidenti rispetto all'anno precedente. (la lunga introduzione poteva essere evitata, che figura ci facciamo con i cittadini quando uscirà sulla gazzetta ufficiale?;-) )
 
GAMoN (05/06/2008 20:45:17) - Ottima idea quella di MarcoFR di legare i fondi alla diminuzione (o all'aumento) degli incidenti. Se potessi apporterei la modifica in tal senso. La logica è quella di introdurre un bonus per chi migliora la sicurezza e un malus per chi la peggiora. Per gabe, se un Comune ha delle strade a rischio sicurezza, è vero che i fondi gli vengono decurtati ma può sempre ricorrere al prestito a tasso zero per risolvere il problema. Il prestito è stato concepito proprio per casi del genere.
 
GAMoN (05/06/2008 20:46:23) - Un plauso a lmoar per la sezione dei commenti. Ottimo lavoro!!!
 
Catan (05/06/2008 23:40:08) - Approvo. Un disegno di legge da approvare all'unanimità!!
 
Mazzini (06/06/2008 09:29:53) - Il principio di fondo è buono; ho dei grossi dubbi sull'efficienza reale del meccanismo di trasferimento dallo Stato agli enti locali, pero'.
 
FiammaNera (06/06/2008 11:23:11) - e' senz'altro una buona proposta
 
MassiGrassi (06/06/2008 11:48:10) - concordo
 
Vav (07/06/2008 09:13:47) - L'idea e' interessante.
 
Stuani (10/06/2008 10:08:13) - Concordo con tutto. Non mi convince l'idea di MarcoFR di legare i soldi alla diminuzione degli incidenti, perchè poniamo il cao di due comuni: il primo ha già pensato alla sicurezza dei suoi cittadini e sulle sue strade si verificano in un anno 3 incidenti. il 2° non ci ha mai pensato e sulle sue strade si verificano 300 incidenti. Il 1° non può fare di più e non percepisce bonus, al 2° basta dimezzare gli incidenti per avere un congruo bonus e prenderà più del comune più virtuoso.
 
abitcis (28/01/2010 12:06:46) - Grandioso, mi pare un'ottima proposta, approverei ora come ora...ma purtroppo è chiusa!!
 
italiadeivalori (12/09/2010 01:54:11) - la penso come abitcis.
 


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