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Disabilità: infrastrutture e strade
In Italia uno dei problemi più grandi sono le barriere architettoniche.
Adesso ogni infrastruttura pubblica o privata e ogni strada e mezzo pubblico dovrà essere accessibile a persone portatori di handicap. In pratica:
-ogni scala interna di una casa o di un luogo pubblica, dovrà essere dotata di montascale. A meno che non ci sia una via alternativa. (ascensore o rampe con una inclinazione non superiore ai 10 gradi);
-ogni ascensore dovrà avere i numeri dei piani sui pulsanti scritti anche per la portata di persone non vedenti; eliminare il dislivello tra l’ascensore e il piano e dovrà avere l’avvertimento sonoro del piano in cui l’ascensore è arrivato (tramite voce elettronica);
-ogni semaforo dovrà avere il segnale acustico per l’aiuto all’attraversamento delle strade delle persone non vedenti;
-ogni mezzo pubblico dovrà essere all’altezza del marciapiede per consentire a persone diversamente abili di salire in modo facile e autonomo sui mezzi pubblici.

A livello economico, per quanto riguarda le spese per i montascale e per gli ascensori per le case, la spesa sarebbe aggiunta alle spese condominiali con la possibilità, però, di detrarle al 100% in 5 anni (20% all’anno), mentre invece le spese per i montascale e per gli ascensori pubblici, per i semafori e per i mezzi pubblici, i costi ricadranno sulla pubblica amministrazione, che grazie all’aumento dell’afflusso di popolazione nelle città potrà, all’inizio, coprire i costi da sostenere e, successivamente, incrementare le entrate.

Gli scopi sono:
-favorire e facilitare la vita alle persone portatrici di handicap;
-dare, a queste persone, la più piena autonomia possibile;
-incrementare le entrate del Paese grazie ad una quantità maggiore di circolazione delle popolazione all’interno delle grandi città, tenendo contro che le persone portatrici di disabilita, in Italia, che sono costrette, per colpa della strutture, a rimanere in casa o a limitare la loro vita si aggirano intorno al 15-20%.