Riforma delle concessioni autostradali
Nel quinquennio 1999-2003, sono stati quasi 17 miliardi di euro di pedaggi incassati dalle concessioni autostradali, ma quanti investimeni sono stati fatti per mgliorare la tecnologia dei trasporti e le infrastutture? Soli 3,5 miliardi.
Le spese di gestione generalmente non ammontano a più di un terzo dei ricavi, pertanto si tratta di un’immensa quantità di denaro che è finito in puri profitti, imposte sul reddito e impieghi finanziari vari. Gli italiani pagano ogni anno circa 5 miliardi di euro di pedaggi eppure la rete autostradale italiana, è la stessa in km di 35 anni fa.
I pedaggi autostradali incidono sul costo per km delle automobili all’incirca quanto l’imposta sulla benzina: rispetto ad altri paesi nei quali le autostrade sono gratuite, od a paesi quali Svizzera, Austria, Germania ed Inghilterra chi viaggia in autostrada in Italia subisce una tassazione almeno doppia!
La causa principale di questa situazione risale alla privatizzazione della maggior parte dei tratti autostradali, effettuata con modalità volte esclusivamente a massimizzare l’introito per l’Iri (si "regalava" l’estensione della concessione per quaranta anni,anche se gli investimenti pregressi erano stati pressoché interamente ammortizzati); estendendo le concessioni, anche se per periodi di tempo inferiori, ogni qual volta le società concessionarie attuano interventi di manutenzione straordinaria, gli italiani non vedranno mai passare definitivamene allo Stato tali infrastrutture.

Proposta:

Porre fine a questo sitema facendo gradualmente passare la gestione delle autostrade allo Stato. Ogni qual volta che scadranno le concessioni (vi sono ventiquattro concessionarie), si assegneranno i singoli servizi (manutenzione, pulizia, esazione) con gare separate e i nuovi investimenti con le normali procedure di appalto, mentre i ricavi provenienti dall’utenza affluirannno ad un fondo pubblico. In questa direzione sta andando, ad esempio, la Germania, dove l’esazione dei pedaggi sui mezzi pesanti è affidata a una società privata, i ricavi affluiscono a un fondo pubblico, mentre la manutenzione di singoli tratti è spesso affidata con gare a società private (incremento anche della concorrenza).
Ed i pedaggi? Si manterranno durante una prima fase che servirà, nell’arco di dieci anni, a preparare progressivamente per poi adottare un sistema similare a quello in uso in svizzera ed Austria: il tagliando “prepagato”.
Tale tagliando potrà avere validità di 2 o 7 giorni ed 1, 6, 12 mesi.

La copertura finanziaria è intrinseca al nuovo sistema poiché tutti i ricavi provenienti dall'utenza andranno allo Stato.
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 MassiGrassi (14/07/2008 09:54:23) - Sono d'accordo sul fatto che gli investimenti siano stati in questi anni non degni deglio incassi ottenuti, però la mancanza è dalla parte dello Stato che deve garantire i controlli adeguati sul livello di investimenti e sulla qualità delle infrastrutture. Portare tutto dentro lo Stato non serve a nulla di per sè. Di questi tempi bisogna essere pratici, lo Stato non riuscirebbe a gestire al meglio una tale situazione. Meglio definire bene i controlli del caso.
 
FiammaNera (14/07/2008 10:31:59) - to Vav: lo stato non esproprierebbe un bel niente, la maggior parte delle autostrade sono degli ITALIANI e sono solo in concessione a società private. Nel testo è scritto chiaramente: una volta scadute le concessioni...
 
ManuelMartini (18/07/2008 02:08:56) - il discorso non fa una grinza, soprattutto perchè si parla di concorrenza e non si tratta di espropriare ma di limitare a non ri-lasciare in concessione, una volta che questa sia scaduta... l'unica cosa che mi mette in dubbio è: i costi per gli utenti diminuiranno o si trasferiranno semplicemente da pedaggio pagato a un privato a un pedaggio pagato allo Stato?
 
MassiGrassi (18/07/2008 17:26:04) - Non è così automatico. Senza le concessioni bisogna istituire una azienda (ente) che gestisca gli incassi e poi gestisca l'operatività delle varie gare di appalto che saranno necessarie per la manutenzione. In ogni caso nn c'è nessuna garanzia che questo nuovo carozzone sia più bravo e virtuoso degli attuali attori. Meglio istituire controlli più accurati ... a mio avviso.
 
GAMoN (21/07/2008 01:58:12) - Sono d'accordo con MassiGrassi.
 
FiammaNera (21/07/2008 09:11:49) - beh.. al di là che sicuramente per rendere attuabile un tale sistema si dovrà lavorare molto per creare una struttura che possa sostenerlo, ma mi stupisto del poco favore che ha incontrato questa proposta. Le concessioni autostradali rappresentano un dei più grossi scandali del nostro paese. Lo stato si svende a privati che puntualmente speculano sui cittadini chiedendo pedaggi a fronte di servizi mediocri.
 
FiammaNera (21/07/2008 09:16:10) - In altri paesi un sistema come quello proposto funziona benissimo, perchè in Italia non dovrebbe? I cambiamenti non sono mai indolori, ma una volta ben pianificati non fanno più paura.
 
MassiGrassi (21/07/2008 09:18:59) - "Lo Stato svende a privati che speculano ..." si, ma perchè lo Stato non riesce a controllare, non perchè di per sè il concetto delle concessioni sia errato. Basta far funzionare il tutto come dovrebbe già essere (prima di partire con costose e rischiose attività).
 
FiammaNera (21/07/2008 11:05:32) - to Massi: Il concetto delle concessioni non è errato di per sè, è la sua applicazione che è scandalosa. Le concessioni in media durano 30 anni, poi la tratta dovrebbe passare allo stato. Come mi spieghi che autostrade costruite 60 anni fa siano ancora in concessione? Il motivo è spiegato nel testo, poi ognuno tragga le sue conclusioni. Io trovo che, su questa materia, si debbano attuare cambiamenti radicali.
 
abitcis (06/04/2010 11:30:44) - Le concessioni ....le stesse che fanno si che da roma in giu non si paghi 1 centesimo di pedaggio e che permette che il pedaggio Milano-Bergamo(50km)sia di 2 euro...
 
italiadeivalori (20/09/2010 23:46:31) - Condivido totalmente.
 
campano (02/10/2010 11:07:46) -
 
uomoqualunque (18/06/2011 22:30:23) -
 


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