Disposizioni in contrasto al fenomeno delle c.d. "dimissioni in bianco"
Il fenomeno delle dimissioni in bianco è più frequente di quanto si possa immaginare.
consiste in questo:
il datore di lavoro, priva di firmare il contratto a tempo indeterminato, fa firmare al lavoratore una lettera di dimissioni priva della data;
quando lo ritiene opportuno il datore di lavoro inserisce la data nella lettera di dimissioni.
Per contrastare questa pratica propongo che:
le dimissioni potranno essere valide soltanto se compilate in apposito modulo numerato recante il timbro ministeriale;
il modulo reca la data di emissione ed avrà validità massima di 7 giorni lavorativi;
il modula sarà emesso dai comuni, dalle camere di commercio e altri enti riconosciuti ed abilitati dal ministero del lavoro.
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Autore: spongeBoB
Voti totali ricevuti: 9
Termine delle votazioni: 20/06/2009 16:23:20
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Eisto delle votazioni:
APPROVATA
(Voti favorevoli: 7.
Voti contrari: respingo=1, irrealistica=1, copiata= 0.)
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COMMENTI
| BeaG (11/06/2009 14:24:36) - Andrebbe chiarito meglio il meccanismo di egstione dei moduli, così mi semrba un po' contorto: le camere di commercio wemettono moduli del ministero recanti data con validità di 7 gg? |
| Catan (11/06/2009 18:16:39) - Le dimissioni in bianco di per sè non mi piacciono come concetto; nonostante ciò sono dell'idea che le imprese debbano essere libere di licenziare il personale quando esso si rivela inadatto (dunque per motivi legali, ovviamente, ed anche semplciemente per la rendita lavorativa: nonostante il dipendente lavori interamente nel suo orario non è capace di svolgere la quantità di lavoro media rappresentando solo costi per l'impresa). Attenderò qualche altro commento prima di votare. |
| spongeBoB (11/06/2009 19:37:55) - il modulo avrà una data: quella di emissione del modulo stesso dalla cam. ci comm. al datore di lavoro. ed avrà 7 gg di validità a partire dalla data dell'emissione: entro 7 gg. il modulo dovrà essere compilato e firmato. se ciò avviene dopo il modulo sarà invalido. |
| Massimo87 (14/06/2009 02:40:05) - On. Catan, la storia insegna che in Italia e non solo, i nostri lavoratori hanno impiegato molto tempo a ottenere dei diritti: vogliamo calpestarli? Si licenzia liberamente, ma con delle condizioni e procedure da rispettare. Le dimissioni in bianco sono un grande RICATTO. Non condividere almeno parte di questo DDL significa fregarsene di chi tiene in piedi il nostro paese, cioè i nostri lavoratori (operai, artigiani, commercianti, ecc.). |
| Ships (18/06/2009 14:19:24) - Bisognerebbe depositare prima il contratto e la firma delle dimensioni in bianco vanno evitate. il vero problema di questa italia è il silenzio... se i lavoratori cominciassero a far valere i propri diritti vedremo le cose cambiare ma in primis i lavoratori devono anche adempiere ai proprio doveri perchè ultimamente, e datemene atto, molti lavoratori piu che fare i fatit loro sul posto di lavoro non fanno quindi i datori spesso per tutelarsi in qualche modo devono pur tutelarsi anche loro |
| Massimo87 (21/06/2009 14:28:11) - On. Ships, ricordiamo che la maggior parte di coloro che scendono in piazza sono lavoratori "statali", cioè coloro che sono extra tutelati. I nostri operai e commercianti sono sommersi da tasse e il loro primo obiettivo - non dimentichiamolo - è quello di portare a casa soldi per la sussistenza della famiglia. Molte fabbriche non hanno nemmeno la protezione sindacale e spesso i lavoratori vengono trattati molto male, togliendoli la dignità e la possibilità di sfondare nel mondo del lavoro. |
| italiadeivalori (20/01/2010 14:38:22) - La trovo una proposta di buon senso! |
| abitcis (06/04/2010 10:55:26) - ottimo! |
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