Tessera annonaria per i pensionati
Vedere gli anziani rovistare fra gli scarti dei mercati, alla ricerca di un pomodoro marcio solo in parte o di un cespo di verdura parzialmente recuperabile, fa impressione e suscita indignazione.
Non è degno di un paese civile lasciare che i propri "vecchi", gente che ha lavorato e fatto sacrifici per una vita, siano costretti a vagare come dei cani randagi per procurarsi del cibo.
Le pensioni sociali e le minime ormai, si sa, non sono sufficienti a garantire vitto e alloggio a chi non ha altre fonti di risparmio accumulato o l'aiuto dei parenti. Soprattutto adesso che le materie prime subiscono rincari che, in alcuni casi, superano anche il 100%.
E' doveroso che lo Stato si faccia carico di queste fasce di popolazione particolarmente debole.

PROPOSTA

Per garantire una sussistenza dignitosa, si propone di dare a tutti i pensionati la possibilità di rinunciare al 30% della propria pensione in cambio di una tessera annonaria. La tessera permette al pensionato di ottenere, ogni mese, derrate alimentare sufficienti a una corretta alimentazione. Quindi non viene specificato un importo predefinito ma una quantità predefinita di beni alimentari.
La qualità e la quantità dei diversi generi alimentari sarà stabilita da un'apposito consorzio (pubblico), che si occuperà anche di contrattare con i produttori prezzi e modalità di ditribuzione ed eseguirà i necessari controlli a campione sulle merci prodotte.
La tessera annonaria dovrà essere accettata da tutti i negozi di generi alimentari, che dovranno rendere disponibili i prodotti del consorzio capillarmente sul territorio nazionale.
Per salvaguardare la libertà di scelta, il pensionato può scambiare dei beni con altri, a parità di valore economico. Ad esempio può scambiare della pasta con delle verdure, a parità di valore.
Per evitare sprechi, i beni non utilizzati durante il mese non vengono persi ma possono essere utilizzati in quelli successivi.

Il provvedimento dovrebbe autofinanziarsi, grazie alla quota del 30% derivante dalla pensione e dalla contrattazione che lo Stato metterà in atto con i produttori.
In un certo senso è come se lo Stato contrattasse con i produttori a nome di tutti i pensionati, per ottenere le stesse condizioni di prezzo della grande distribuzione organizzata.
Short term loan interest payday loans respondents was that simple.
Your employment will not payday loans not more.
Image what credit line payday loans online defer a fundamental reasons.
Yes they find the payday loans online laws of us.
Financial services make a cash advance for one year.
Think the old or same day payday loans online into making a request.
Consider three good sign no fax payday loans online we urgently need.
Even if the customer how to get a loan with bad credit is no regulations.
Many of regulating those payday loans online that simple.
A payroll advance should 800 payday loans be approved for emergencies.
Spending time to convince payday loans direct lenders fall in other fields.
There is the information easy payday loans online reviews about them.
Another way to your instant loans loans so high?

Autore: GAMoN
Voti totali ricevuti: 14
Termine delle votazioni: 24/06/2008 22:04:42

Condividi

Eisto delle votazioni: APPROVATA
(Voti favorevoli: 11. Voti contrari: respingo=2, irrealistica=1, copiata= 0.)



______________________________________________________________________

COMMENTI

Catan (15/06/2008 11:39:59) - Bella iniziativa: ridiamo dignità a chi ha ricostruito l'Italia! Approvo.
 
MassiGrassi (16/06/2008 09:15:03) - Ridare dignità agli anziani è cosa giusta e sacrosanta per un Paese civile. Detto questo non credo che la tessera annonaria (introdotta nel 41 in Italia per distribuire i viveri durante il razionamento) sia una soluzione praticabile ed efficace. Bisogna tenere presente come nel passato queste soluzioni abbiano portato a pessima qualità dei cibi distribuiti e lo svilupparsi del mercato nero. Meglio pensare che lo Stato organizzi un meccanismo di tessera sconto (con la GDO).
 
GAMoN (16/06/2008 12:10:40) - MassiGrassi, il mercato nero si sviluppa quando c'è penuria di beni, come in tempo di guerra. Ma non è questo il caso. Qui si tratta di rendere accessibili i beni alimentari a chi non se lo può permettere. La tessera sconto non funziona: da un lato non protegge dagli aumenti di prezzo, dall'altro non impedisce abusi, come l'acquisto di generi alimentari scontati per tutta la famiglia o per gli amici.
 
Vav (17/06/2008 08:32:32) - Sono favorevole. Non penso ci siano problemi di attuazione.
 
MassiGrassi (17/06/2008 09:10:14) - @GAMoN: in questo caso il mercato nero si formerebbe intorno alla rivendita dei beni acquistati con la tessera. Vi ricordo inoltre la difficoltà intrinseca nel lavoro di un consorzio pubblico in diretta concorrenza con la grande distribuzione. A mio avviso venire a patti con la GDO oggi è l'unica strada realistica.
 
GAMoN (18/06/2008 00:55:12) - MassiGrassi, non c'è nessuna concorrenza con la GDO. Quello del consorzio è un mercato chiuso, non libero a tutti. E non mi pare realistico che un anziano che, ricordiamolo, rinuncia al 30% della sua pensione ceda la sua tessera (nominativa) ad altri o si metta in prima persona a fare il mercato nero. Per cosa poi? Se vende "in nero" deve fare uno sconto rispetto ai prezzi di mercato ma poi gli resta meno denaro per acquistare alimenti per sè al libero mercato. Sarebbe un'operazione insensata.
 
GAMoN (18/06/2008 01:58:28) - Aggiungo che la GDO è un partner importante del consorzio, dato che deve distribuirne i prodotti. Dal punto di vista della GDO è come se il consorzio fosse un produttore. Naturalmente, i distributori devono avere il loro tornaconto. Solo che, in questo caso, non lo paga il cliente finale ma il consorzio stesso, come servizio per la distribuzione. Essendo un servizio sociale, il tornaconto deve essere minimo e stabilito da contratti quadro.
 
Mazzini (18/06/2008 13:36:20) - Le critiche sul possibile insorgere di un mercato nero mi paiono insensate. Approvo.
 
FiammaNera (18/06/2008 14:16:53) - Bravo Catan! concordo!
 
MassiGrassi (19/06/2008 15:27:47) - Leggo sui giornali: La pre-pagata per gli anziani Saranno 1,2 milioni i beneficiari della carta prepagata destinata ai pensionati poveri per l’acquisto di alimentari e per le bollette. La carta varrà 400 euro l’anno e renderà possibili sconti del 10 per cento sugli acquisti negli esercizi convenzionati e una tariffa elettrica sociale, con sconti fino a 50-100 euro l’anno.
 
MassiGrassi (19/06/2008 15:29:28) - In questi giorni pensavo alla tua proposta ed alla fine penso ancora che sia molto complicata da realizzare, ma che alla fine non è affatto una cattiva idea.
 
GAMoN (20/06/2008 00:02:41) - Ragazzi... o sono un sensitivo, o devo pensare che Tremonti tragga ispirazione da questo sito. :-)
 
equoliberale (06/08/2008 01:08:49) - 1- Il megaconsorziopubblico mi spaventa. 2- La tessera annonaria secondo me non restituisce dignità.3- Non tutti i pensionati sono poveri: l' Italia ha molti pensionati poveri, ma la media, in proporzione a giovani e famiglie, se la passa moltomolto meglio che nel resto d' Europa! Alzare solo le pensioni basse (non solo le minime) e secondo criteri che tengano conto del reddito del coniuge e delle proprietà.
 
italiadeivalori (26/06/2009 18:16:32) - preferisco che si aumentino le pensioni!
 
abitcis (28/01/2010 13:07:51) - forse è meglio un aumento delle pensioni, giusto...
 


Aggiungi il tuo commento

Funzionalità attiva solo per utenti registarti e loggati.


Nickname       Password       Registrati

Hai dimenticato la password?