Provvedimenti in materia di edilizia
Sono sincero: non mi arrendo. Il territorio italiano è vessato dall'edilizia inutile. Vedo continui esempi qui dove vivo. Per cui alcune misure secondo me vanno prese immediatamente per piantarla definitivamente con la speculazione che in Italia credo sia a livelli terribili e il tutto a spese dell'ambiente in cui viviamo che potrebbe essere stupendo e invece è cementificato a ritmo di boom economico, quando non c'è nessun boom economico che giustifichi tutta questa mole di costruzioni nuove. Due semplicissimi provvedimenti:
- Interrompere l'espansione edilizia di tutti i comuni italiani su terreni agricoli e naturali limitando i centri abitati alla loro attuale superficie costruita. - Dichiarare illegale la concessione di condoni edilizi e stabilire il sequestro e abbattimento sistematico a spese dell'abusivista degli edifici abusivi che ha costruito.
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RobertoRobo (07/10/2011 00:38:00) - Approvo al 100 %....quest'estate sono stato in meridione in ferie e devo dire che ho visto costruzioni avviate una dietro l'altra....cose dell'altro mondo....in una terra che a detta di tanti è povera e senza lavoro....mi spiace dirlo ma sento la mano della criminalità organizzata quindi approvo la legge che metta un freno.
Zaddikim (14/10/2011 11:20:17) - Quindi resterebbe solo l'edilizia conservativa? Pur d'accordo spiritualmente con l'intento, occorre riconoscere che un intero settore economico andrebbe in frantumi, stiamo parlando circa del 5% dell'intero PIL italiano (che non ha al suo interno, purtroppo, né valori paesaggistici né vivibilità urbana).
Toislex (14/10/2011 19:05:37) - Esatto Zaddikim. Sostituzioni edilizie e edilizia conservativa. Credo che per l'edilizia utile ci sia già sufficiente lavoro da fare. Per i palazzinari ci sarà la fine. Non mi interessa il Pil e il contropil. Deve finire questa devastazione per appesantire i portafogli di questa gente senza pietà. Mettono l'aiuola con l'alberello, ma sempre cemento è quello che colano sui campi coltivati.
Zaddikim (15/10/2011 01:02:09) - D'accordo nel merito ma resto sempre dubbioso per le conseguenze. Dove si ricollocano i muratori in esubero? Ci si ritroverebbe in una società in cui o ai giovani non sarà possibile comprare una casa di nuova costruzione (come se adesso ciò fosse possibile) oppure in cui i nipoti buttano giù e fanno ricostruire la casa dei nonni. Sul verde pubblico completamente d'accordo, se si considera "verde pubblico" un vaso con dentro una margherita ci prenderanno sempre in giro.
Zaddikim (15/10/2011 01:03:32) - Più che una riforma dell'edilizia sarebbero da rivedere i criteri con cui viene modificato ed approvato il piano regolatore. Nel dubbio comunque approvo.
Toislex (15/10/2011 13:57:05) - La conseguenza sarà il forte ridimensionamento del settore edile. Ma non siamo noi che dobbiamo mantenere le aziende costruendo anche se non ce n'è bisogno. Sono le aziende che devono vivere facendo un servizio per cui vengono compensate. Se il servizio che fanno non serve in un mercato non dopato esse collassano. Ma in un mercato dove c'è l'anomalia di amministratori locali che devono rifarsi la villa, cambiarsi la macchina e comprarsi qualche appartamento qua e là a spese dei cittadini...
Toislex (15/10/2011 13:58:11) - Aggiungo che in Italia il 7,1 % del territorio è edificato. Direi che basta e avanza. Adesso piantiamola con queste schifezze e piantiamo alberi.
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