Creazione di "postazioni salvavita" nelle città.
Negli ultimi anni, una statistica ha chiarito che l'uso del defibrillatore semiautomatico anche da parte di personale laico(non medico o infermieristico)ha aumentato la possibilità di sopravvivenza a blocchi cardio-respiratori di circa il 20%
Si istituisce dunque l'obbligo per i comuni di finanziare, come succede nei paesi confinanti al nostro per'altro da svariati anni, la dotazione di "postazioni salvavita", ovvero postazioni dotate di defibrillatore semiautomatico che potrà essere usato dal personale abilitato per le manovre BLS-D, dove D sta per defibrillatore.
Queste postazioni, potranno essere istituite o nei piccoli-medi centri commerciali oppure in ogni ufficio pubblico presente nel comune oppure in ogni farmacia. L'importante è che vi sia almeno un defibrillatore ogni 10.000 abitanti. i defibrillatori siti nei piccoli-medi centri commerciali e nelle farmacie saranno ripagati con spazi pubblicitari a disposizione delle stesse attività.
I proventi si otterranno con i liquidi e le rimanenze dei comuni, in caso di mancanza, provvederà con decreto lo stesso ministero della sanità.
Un accordo con le principali e più accreditate associazioni di volontariato penserà a istituire anche corsi di soccorso di base con defibrillatore semiautomatico. Questi corsi saranno totalmente gratuiti grazie alla volontà degli associati a tale associazione.
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Autore: abitcis
Voti totali ricevuti: 18
Termine delle votazioni: 25/02/2010 17:31:35
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Eisto delle votazioni:
APPROVATA
(Voti favorevoli: 13.
Voti contrari: respingo=3, irrealistica=2, copiata= 0.)
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COMMENTI
| Divetimp (15/02/2010 20:34:30) - Non capisco l'utilità o meglio forse intendo cosa pensavi ma così non funziona. Poniamo, comune di 8000 abitanti e 1 def. nel centro commerciale: a chi serve? Solo a chi sta male nel centro commerciale.... per tutti gli altri si chiama il 118. Piuttosto meglio un addetto comunale che all'occorenza prende la macchina e va a dare soccorso. |
| abitcis (15/02/2010 22:14:06) - Attenzione Divetimp: ALMENO 1 ogni 10.000 ab. non si può costringere i comuni a prenderne uno ogni 200. Nulla però toglie di metterne uno per casa. Hai mai fatto il soccorritore?Se il 118 arriva dopo 10 minuti...una vita si spreca. Ti do un dato, con un defibrillatore automatico usato nei primi 3 minuti di blocco si riesce a tenere in vita tra il 54% ed il 73% di persone colpite da blocco cardiorespiratorio. Voto di ripicca? |
| ernesto (16/02/2010 17:18:49) - Perchè non ne facciamo più spesso di morme così? |
| Catan (17/02/2010 08:42:07) - Di per se l'idea è ottima, l'approvo comunque anche se mi piacerebbe fosse definito il luogo in cui andrebbero installatte le postazioni. Magari l'obbligo di installarne una in ogni centro commerciale e nelle zone parecchio frequentate calcolandone sommariamente la concentrazione di persone in un arco di tempo piuttosto lungo (onde evitare che si installino le postazioni in luoghi che oggi sono super affollate e tra un mese saranno abbandonate), e successivamente, se effettivamente... |
| Catan (17/02/2010 08:43:44) - ... fosse possibile migliorare le aspettative di vita in caso di problemi cardiorespiratori in maniera significante aggiungendone nuove in punti ben determinati nella città ogni 10.000 abitanti, che vengano installate. Come detto prima, Approvo comunque anche così com'è. |
| abitcis (17/02/2010 13:57:37) - 1 ogni 10.000 abitanti è tutto sommato un numero basso se ci pensate, a Zurigo, c'è un defibrillatore automatico in ogni cabina telefonica del centro...siamo ben lontani da quell'obiettivo...da noi scomparirebbero dalla cabina e comparirebbero su ebay in pochi giorni... |
| Divetimp (17/02/2010 15:44:01) - Non ho ancora votato. Mi chiedevo se c'era modo di renderla più efficace. |
| abitcis (17/02/2010 17:42:58) - Io ho cercato di vederla in più prospettive, ma per forza di cose, si va a cozzare con problemi economici alla base dei bilanci comunali e problemi contingenti...per esempio: devon essere reperibili in modo semplice e veloce ma non devono essere esposti al furto! Un DAE va a costare circa 1200€ cad. se non di più. Si può migliorare mettendo delle colonnine blindate?ma a quel punto non ha più senso metterle. si può fare con un sistema di riconoscimento dalla tessera sanitaria o codice fiscale ma |
| abitcis (17/02/2010 17:44:38) - ...ma poi la privacy?è un bel problema, però dall'altra parte ci sono vite umane che possono essere recuperate, una migliore preparazione dei cittadini sull'argomento e così via. il tutto ovviamente va messo sulla bilancia. Affidare anche ai privati l'acquisto dei DAE?potrebbe anche essere, ma fai comprare a ognuno un DAE...già la gente è restia a pagare le tasse, immagina a comprare un oggetto che salva la vita altrui... |
| Banjo (17/02/2010 23:15:22) - Interessante e positiva! |
| BeaG (21/02/2010 21:41:58) - interessante ma onerosa in termini di costi e organizzazione, 1 defibrillatore ogni 10.000 abitanti è tanto se pensiamo in proporzione quanti pronto soccorso esistono in italia e goni quanti abitanti |
| abitcis (22/02/2010 01:35:38) - BeaG, però se posso permettermi, la mortalità aumenta se ci sono "pochi" pronto soccorso, no?la sanità deve tendere sempre più a prevenire e, nei casi in cui non sia possibile, ad agire tempestivamente! |
| LUCANO (23/02/2010 10:49:04) - cadremo in disorganizzazione...potremmo dare ai medici di famiglia (che già ci sono imn tutte le città e i paesi) il compito di coordinare questa cosa. |
| abitcis (24/02/2010 11:25:48) - Disorganizzazione? :| e perchè mai? I medici di famiglia?già non hanno voglia di curare la gente, immagina se hanno la voglia di coordinare...figurati.. |
| Eduardo (25/02/2010 17:11:36) - L'idea mi sembra veramente interessante. Quando ci sono vite che si possono salvare lo stato deve fare di tutto per salvarle. Quindi bisognerebbe mettere appunto il sistema ma: Voto Positivo |
| eddy (30/03/2010 19:37:44) - approvo anche io |
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