Nuovo regolamento in materia di veicoli di Rappresentanza (Auto Blu)
Auto Blu: qualsiasi automezzo utilizzato per funzioni di rappresentanza pubblica, ossia veicoli con mansioni di trasporto di rappresentanti di organi istituzionali; il fatto è che basta un incarico pubblico qualsiasi per aver diritto ad un’auto blu.
L’intero parco di veicoli immatricolati dallo Stato raggiunge il numero di oltre 574.000 unità, delle quali le auto blu, con mansioni quindi di trasporto di rappresentanti di organi istituzionali, rappresentano circa il 26% ovvero 150.000 (ovviamente questa è una stima: in realtà non se ne conosce il numero preciso).
A tale cifra comunque ammonta più o meno la flotta delle auto di rappresentanza esistente presso lo Stato, Regioni, Province, Comuni, Municipalità, Comunità montane, Enti pubblici, Enti pubblici non economici e Società misto pubblico-private.
L’Italia ha una popolazione di circa 60 milioni di abitanti con qualcosa come circa 150.000 auto blu (per fare un esempio comparativo possiamo prendere gli Stati Uniti d’America dove la popolazione è di circa 300 milioni di persone per meno di 73.000 auto blu, o pensare alla Francia con 65.000, al Regno Unito con 58.000, alla Germania con 54.000, alla Turchia con 51.000, alla Spagna con 44.000, al Giappone con 35.000, alla Grecia con 34.000); la classifica dei paesi che utilizzano le "auto blu" vede quindi indubbiamente al comando l'Italia.
Le automobili in questione, peraltro, non sono semplici utilitarie dai bassi consumi e dai ridotti costi di mantenimento ma sono, per la maggior parte, vere e proprie ammiraglie di lusso quali Lancia, Alfa Romeo, Audi, Mercedes, BMW, Jaguar ed ovviamente tutte dotate di autista personale.
Inutile sottolineare che il costo di tale flotta pubblica rappresenta un esborso per le tasche degli italiani quasi pari a quello di una finanziaria; infatti, conti alla mano, pur se con una certa approssimazione, significa scaricare sulle spalle dei cittadini qualcosa come 11 miliardi di euro all’anno solo per questo capitolo di spesa.
Per tagliare radicalmente tali costi e per regolamentare ex-novo la materia si propone di:
- Vendere in asta pubblica una parte pari al 80% di tale parco auto, lasciando il servizio attivo solo per le “alte” cariche dello Stato e della Pubblica Amministrazione e facendo viaggiare coloro che ne abbiano la necessità in taxi a spese dello stato (con nota spese).
Da tali aste si ricaverebbero circa 2,5 miliardi di euro (stimando tra i 10.000 ed i 20.000 euro il valore medio di ciascun mezzo, è sottostimato naturalmente), per non parlare poi dei soldi risparmiati tra manutenzione ed autisti.
- Escluse le funzioni di “Altissima” rappresentanza e di prestigio dello Stato, introdurre un limite di cilindrata per ogni nuova immatricolazione di auto blu (berline medie / utilitarie) al fine di disincentivare gli acquisti non mossi da reali necessità di servizio riducendo così ulteriormente il parco auto.
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