Impronte digitali
Propongo il deposito delle proprie impronte digitali in un unico database gestito dalle autorità di polizia ed accessibile facilmente dalle forze dell’ordine.
Tale provvedimento verrà attuato al primo rinnovo/ottenimento della carta di identità del singolo cittadino.
Si prevede che in un tempo ragionevolmente breve (5 anni) venga realizzata un’unica banca dati utilizzabile per tutte le indagini, dai piccoli furti fino ai casi più gravi. Tale banca dati sarà integrata dai dati già in possesso delle forze dell’ordine.
Si spera in questo modo di disincentivare i cittadini dal compiere atti criminosi.
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Autore: Mianto
Voti totali ricevuti: 33
Termine delle votazioni: 09/06/2008 17:43:47

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Eisto delle votazioni: APPROVATA
(Voti favorevoli: 23. Voti contrari: respingo=8, irrealistica=2, copiata= 0.)



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COMMENTI

MarcoFR (05/06/2008 03:10:57) - Colgo l'utilità pratica di una simile legge, ma per diminuire di pochi punti percentuali i furti dovremmo costringere tutti gli italiani a sottoporsi ad un'invasiva violazione della privacy che di certo non gradiranno. I costi superano i benefici. Respinta.
 
MassiGrassi (05/06/2008 09:56:35) - A mio avviso è una inutile privazione dei diritti di privacy e poi vedo bene le anagrafi che prendono le impronte ... irrealistica.
 
Catan (05/06/2008 10:04:27) - Metodi utilizzati da Paesi molto forti per controllare la criminalità, certo andrebbero disposte altre norme per diminuire drasticamente la criminalità ma, è un buon inizio. Approvo.
 
FiammaNera (05/06/2008 12:48:42) - Ammesso e non concesso che la nostra amministrazione pubblica sia in grado di acquisire e gestire tali dati, trovo comunque l'idea socialmente inammissibile. Respingo.
 
lmoar (05/06/2008 20:38:12) - Concordo al 100% con FiammaNera!
 
GAMoN (06/06/2008 01:21:03) - Io invece sono d'accordo. Non mi sembra così complicato raccogliere e gestire queste informazioni e l'uso di questi dati da parte della pubblica amministrazione non costituisce violazione della privacy. Invece questo provvedimento faciliterebbe il controllo della criminalità. Inoltre, chi ha avuto il "piacere" di fare il servizio militare sa già che venivano raccolte le impronte di tutte le reclute. In fondo si tratta di ripristinare quel censimento di massa abolito insieme al servizio di leva.
 
Vav (06/06/2008 09:10:10) - Sono favorevole a tale sistema di controllo al fine di migliorare le condizioni di sicurezza in Italia
 
Mazzini (06/06/2008 09:16:18) - L'eccesso di CSI fa male.
 
MassiGrassi (16/07/2008 13:30:28) - alla fine sembra che dal 2010 le impronte digitali saranno riprodotte sulla carta di identità ...
 
ManuelMartini (18/07/2008 02:53:52) - niente di irrealizzabile, sarà fatto davvero...
 
Massimo87 (09/05/2009 11:33:15) - La raccolta delle impronte impronte digitali non è assolutamente una privazione del diritto della privacy: se tutti i nostri dati sono registrati in centinaia di database, per quale motivo non dovremmo dare le nostri impronte? Conoscono tutto: dalle nostre generalità ai nostri numeri di telefono, dai nostri codici più personali ai nostri redditi, da cosa abbiamo in casa a quanta spazzatura accumuliamo, ma soprattutto hanno le nostre foto (università, certificati, casinò, ecc.).
 
Massimo87 (09/05/2009 11:40:18) - E' giusto che il nostro paese si conosca. Le impronte digitali sono un metodo perfetto per sorprendere chi non fa parte di questo Stato. Non è un'affermazione razzista: la criminalità non deve fare assolutamente parte dell'Italia.
 
bloodycat (06/07/2009 15:12:59) - Ottima. Questa legge potrebbe essere la soluzione di moltissimi problemi legati alla criminalità.
 
abitcis (28/01/2010 11:57:25) - Buona soluzione, poca privacy!
 
abitcis (03/04/2010 01:00:58) - forse la soluzione potrebbe essere un database severo e con misure di sicurezzaa molto molto stringenti!
 
Cristian (04/07/2010 14:39:51) - Unica banca?perchè non creare banche di media e piccola "stazza" in modo da alleggerire certi impegni?
 
italiadeivalori (11/09/2010 17:53:20) - Buona proposta.
 


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