autogestione carceraria
le nostre carceri sono oramai al completo, anzi ospitano più detenuti di quanto dovrebbero, sarebbe quindi opportuno che se ne costruissero delle altre o meglio sarebbe meglio che la costruzione la effettuassero gli stessi carcerati, organizzati in gruppi di lavoro, da personale qualificato che ne impartisce le direttive. per quanto riguarda i materiali, non sarebbe male costruire in pietra lavorata sempre dagli stessi detenuti che producono anche le malte necessarie come si faceva un tempo. per il fabbisogno energetico, vanno benissimo delle grosse dinamo azionate sempre dai detenuti in turni prestabiliti. per quanto riguarda il cibo, lo stato possiede innumerevoli terreni incolti da impiegare allo scopo, sempre dagli stessi detenuti e la lavorazione per la produzione di cereali, frutta e verdura, eseguita esclusivamente a mano.
insomma lo stato si allevierebbe dal peso delle carceri rese dagli stessi detenuti autosufficienti.
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Autore: italo
Voti totali ricevuti: 15
Termine delle votazioni: 23/01/2010 14:45:22
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Eisto delle votazioni:
APPROVATA
(Voti favorevoli: 8.
Voti contrari: respingo=5, irrealistica=2, copiata= 0.)
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COMMENTI
| ilarioneri (13/01/2010 19:43:01) - Avevo intenzione di pubblicare una proposta simile alla tua. Sarei più morbido, magari farei fare anche lavoi socialmente utili e fatiocosi (tipo separare i rifiuti, lavorare nelle zone dissestate, ecc..ecc..) Ovvio che questo non costituisce IN NESSUN CASO uno sconto di pena. E' giusto che chi sta in carcere si "paghi" l'alloggio! Bravo! |
| nikodb07 (13/01/2010 19:55:01) - Approvo, ma se invece che far lavorare i carcerati per sè stessi, perchè non facciamo lavorare i carcerati per la comunità? insomma, piuttosto che creare un circuito chiuso nel quale i carcerati alimentano solo sè stessi, " schiavizzamoli " a favore di tutti.... |
| azzurrolibero (14/01/2010 16:17:28) - Sì, d'accordo con le proposte di entrambi! |
| lollo (14/01/2010 19:19:59) - d'accordo con l'autogestione e l'autosostentamento dei detenuti però come tu la metti sembra che siano degli schiavi. Spero che poi abbiano pure un po' di tempo per rinfrancarsi lo spirito... se no quando escono sono peggio di prima |
| BeaG (15/01/2010 15:24:32) - Concordo con lollo e anche con nicko: in pratica si tratterebbe di sositutire il carcere con attività socialmente utili |
| italo (15/01/2010 17:37:39) - non si tratta di "schiavizzarli" ma di responsabilizzarne il loro stato di detenzione. devi scontare la pena in un carcere con delle celle comode? bene te lo costruisci, devi mangiare, produci il cibo, hai bisogno dell'energia elettrica, te la produci. il lavoro non ammazza nessuno e come si dice rende l'uomo nobile. |
| framall96 (15/01/2010 21:05:43) - Bella legge... |
| Banjo (16/01/2010 14:32:56) - La questione energetica andrebbe affrontata un po' diversamente dalle 'grosse dinamo' comunque l'idea è buona. |
| avvtoti (21/01/2010 12:07:42) - Respingo!!! Forse non avete capito che siamo nel 2010, non potete proporre modelli di espiazione della pena di stampo ottocentesco. |
| abitcis (22/01/2010 16:50:35) - Respingo!il carcere deve avere come fine la rieducazione, non soltanto la mera punizione...per'altro lo stato ha già un introito economico da ogni detenuto dalle cd. "spese carcerarie", inoltre il lavoro coatto porterebbe il carcerato allo status di "schiavo" e la schiavitù è vietata sia nell'ordinamento italiano sia nella carta dei diritti dell'uomo e del cittadino. |
| italo (24/01/2010 16:30:42) - per avvtoti: proprio perchè siamo nel 2010 sarebbe ora di cambiare, per il resto, non è stato proposto un "modello di espiazione" devi leggere bene la proposta prima di commentarla. |
| italo (24/01/2010 16:37:04) - per abitcis: questa proposta trasforma il carcere stesso come struttura primaria di rieducazione, perchè autogestita dagli stessi detenuti, che con il loro lavoro ne determinano il loro benessere all'interno, d'altronde noi facciamo lo stesso, lavoriamo per mangiare, per farci la vita come meglio ci pare e piace, quindi se lavoro mangio, altrimenti mi devo accontentare di un tozzo di pane che può passarmi la caritas. non vedo perchè questo discorso vale per noi e non può valere per i detenuti. |
| italo (24/01/2010 16:46:50) - segue.... nessun lavoro coatto... se i detenuti si rifiutano di lavorare, come già detto nienti privilegi, cella nuda e cruda, pasto semplice, luce naturale e basta. stai usando "schiavo" e "schiavitù" per depistare la mia proposta. |
| denik84 (13/09/2010 21:22:53) - ecco almeno troviamo un lavoro da fare ad i carcerati... no che stanno li a vede la tv a legge il giornale.. insomma sembra che stanno in un hotel. facciamoli lavorare |
| uomoqualunque (18/06/2011 12:46:42) - |
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