modifiche all'istituto della querela
il discorso è semplice: con una spesa relativamente bassa chiunque può querelare chiunque chiedendo indennizzi stratosferici (anche milioni di eur), in questo sistema la querela diventa un'arma di minaccia o ricatto silenzioso (penso all'uso contro l'informazione, ecc.)perchè il querelante, anche e soprattutto se sa di avere torto, intanto "sputtana" la controparte, le fa sostenere delle spese, tanto se risulterà in torto se la caverà con cifre ridicole rispetto al risarcimento chiesto, e il tutto dopo anni. la mia proposta è : chiedo 10.000 eur di risarcimento? se avro' torto saro' io querelante a risarcire di 10.000 eur. 1.000 contro 1.000 1.000.000 contro 1.000.000 ecc. questo anche per dare un po' di serietà alla querela stessa (se sono in torto non querelo, sarebbe un controsenso, invece adesso in certi casi ci si guadagna) e alleggerendo di molto il lavoro di carabinieri, procure, tribunali, giudici di pace, ecc. può sembrare semplicistica, ma forse è solo semplice.
sono benvenuti commenti e correzioni, grazie.
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Autore: marcopannella66
Voti totali ricevuti: 12
Termine delle votazioni: 21/01/2010 19:02:59

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Eisto delle votazioni: RESPINTA
(Voti favorevoli: 4. Voti contrari: respingo=7, irrealistica=1, copiata= 0.)



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COMMENTI

BeaG (12/01/2010 09:52:15) - L'intento è positivo ma la regola del risarcimento a chi ho querelato se sono in torto mi sembra eccessiva e in alcuni casi dove la ragione non è chiaramente da una parte o dall'altra imporre la regola del risarcimento così elevato potrebbe risultare un limite alle garanzie di giustizia. Io pr4oporrei solo una quota fissa + basa.
 
ilarioneri (12/01/2010 09:59:14) - Il diritto di querelare è un diritto. Un dovere è non far perdere tempo alle procure. Se sono oggetto di offesa non vedo perché non posso sentirmi libero di querelare, col rischio di dover pagare un'ammenda se non si trovano prove sufficienti.
 
marcopannella66 (12/01/2010 18:57:34) - liberissimo di querelare, se sei oggetto di offesa, ci mancherebbe! la mia proposta è per dissuadere da un uso distorto della querela. esempio: ho fatto qualcosa di poco pulito, posso permettermi buoni avvocati, chi mi impedisce di querelare i ficcanaso (mezzi di informazione, giornalisti, ecc.) al solo scopo di far tacere? forse il rapporto 1:1 è troppo ma almeno il 50% di ammenda sul risarcimento richiesto, altrimenti se non sono sicuro di aver ragione lascio perdere.
 
BeaG (15/01/2010 15:23:14) - forse la proposta nasce dalle condizioni in cui versa la politica nel nostro paese e non dalle reali esigenze. prova apensare qs proposta in un paese che funziona meglio: risulterebbe un modo per negare una libertà
 
Banjo (16/01/2010 14:35:13) - Così facendo, una persona ricchissima potrebbe querelare me per 50.000.000 di euro (riducendomi in fallimento se vince) e io non potrei fare altrettanto. Sarebbe uno strumento utilizzabile solo dai più ricchi. No, non condivido.
 
marcopannella66 (16/01/2010 16:30:37) - @ banjo: parto dal presupposto che la giustizia funzioni e quindi vinca chi ha ragione. (sono un illuso?)
 
Banjo (16/01/2010 17:53:54) - @marcopannella66: se ragionassimo a presupposti giusti, potremmo benissimo vivere in anarchia. No, siamo nel mondo e in particolare in Italia. Dobbiamo affrontare i problemi che ci sono realmente, non quelli basati sulla società ideale. Almeno secondo me.
 
Banjo (16/01/2010 17:54:45) - @marcopannella: ...dimenticavo, in Italia spesso vince chi ha l'avvocato migliore.
 
italiadeivalori (19/01/2010 16:51:24) - sono daccordo sul principio,trovo giusto risarcire chi ha ragione e ha dovuto sostenere numerose spese processuali, non mi trovo però d'accordo nel merito della proposta xkè non tutela i piu' poveri.
 
abitcis (25/01/2010 11:29:18) - gli indennizzi sono già ridimensionati dai giudici al momento della sentenza, il sistema funziona così...
 
uomoqualunque (18/06/2011 12:47:08) -
 


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