Codice identificativo delle Forze dell'Ordine
Questa legge è pensata a tutela del cittadino e dell'apparato delle Forze dell'Ordine e introduce il codice identificativo degli operatori così come avviene nelle principali polizie del mondo.
Sulla divisa delle Forze dell'Ordine deve essere sempre ben visibile un codice identificativo univoco. Esso è posto sulla schiena nella misura dell'ingombro massimo di ogni capo in dotazione.
In caso l'agente vesta l'equipaggiamento antisommossa il codice deve altresì essere riportato ben visibile sul casco, nella parte anteriore, sotto l'effige dell'arma o della forza di polizia di appartenenza.
Le forze dell'ordine devono mantenere gli elenchi delle informazioni necessarie all'associazione dei codici con i nominativi degli agenti.
Gli elenchi non sono pubblici ma devono essere forniti in caso di procedimenti penali.
Chi manomette i codici è punito con l'interdizione dai pubblici uffici per 5 anni e all'ammenda di euro 2000. Chi manomette i codici per sviare le indagini è punito con l'arresto da 6 mesi a 1 anno e con l'interdizione dai pubblici uffici perpetua.
Tutto ciò fatto salva altre ipotesi di reato.
Al fine di tutelare l'esclusiva competenza delle forze dell'ordine nell'identificazione degli agenti, è possibile procedere alla riassegnazione di codici differenti quando fatti, eventi o informative lo rendano necessario.
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