RELAZIONI INTERNAZIONALI FINALIZZATE
Al fine di tutelare i diritti inviolabili delle persone l'Italia si deve far promotrice di relazioni internazionali finalizzate.
Entrando nello specifico si propone che l'Italia:

1) limiti gli scambi commerciali con quei paesi dove è presente la pena di morte e le "differenze" vengono punite con il carcere o con la morte stessa.
2) gli aiuti economici ai paesi in via di sviluppo sia finalizzato alla tutela dei diritti delle persone quali: libertà civili, religiose e sessuali.

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Autore: DemocraticDario
Voti totali ricevuti: 25
Termine delle votazioni: 01/10/2008 13:07:30

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Eisto delle votazioni: APPROVATA
(Voti favorevoli: 14. Voti contrari: respingo=1, irrealistica=10, copiata= 0.)



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COMMENTI

margherita (21/09/2008 23:30:22) - In linea teorica sono principi ottimi, mi sembra un po' generica nella sua proposizione e anche un po' irrealistica. Non ho capito bene il punto due, la frase è incompleta?
 
GAMoN (22/09/2008 01:16:30) - Principi degnissimi ma inapplicabili per uno Stato. E' impensabile limitare gli scambi commerciali con la cina, gli stati uniti o la russia, Purtroppo noi dipendiamo anche da quelle economie, anche energeticamente. Il punto 2 lo condivido, ma non è di facile attuazione, perché gli aiuti vengono gestiti quasi sempre dalle autorità locali. Ricorderai il caso dei fondi destinati ai palestinesi e utilizzati per stampare libri di ispirazione fondamentalista.
 
alby70 (22/09/2008 12:35:14) - condivido quanto detto da Gamon
 
DemocraticDario (22/09/2008 13:03:24) - Lo spirito della legge è questo: è meglio normare questo campo o indignarsi di volta in volta che a giro per il mondo i diritti inviolabili delle persone vengono calpestati? Faccio un esempio per tutti: è giusto che la politica italiana abbia chiesto ai propri atleti alle olimpiadi di protestare contro l'oppressione in Tibet quando poi a livello politico non si fa niente?! Ci si aspetta che soggetti estranei alla politica conducano battaglie di civiltà che spettano esclusivamente ad essa?
 
MassiGrassi (23/09/2008 08:58:45) - I principi sono condivisibili ma l'applicazione è irrealistica e fuori dalla regole del mercato. Facile dire che bisogna fare qualcosa, ma se limitiamo i nostri scambi con gli USA e la Cina, cosa succede ? sicuramente delle rappresaglie economiche. Le nostre aziende vedranno quei mercati chiudersi e l'economia affondare. Sono sicuramente altri gli strumenti da utilizzare.
 
DemocraticDario (23/09/2008 10:45:29) - @MassiGrassi: L'argomento mi interessa molto. Quali strumenti useresti?
 
DemocraticDario (23/09/2008 10:58:50) - Se le regole del mercato ci impongono di comprare merci prodotte da lavoratori in stato di semi o totale schiavitù o, sempre le stesse regole, ci impongono di fare affari con governi con i quali interrompiamo le relazioni politiche (vedi il caso TOTAL Francia-Birmania) non pensi che la politica debba dire la sua? Io credo che tutto questo sia manifesto di un ipocrisia di fondo che tende a dare un prezzo ai diritti degli uomini, come dire "salvaguardiamo i diritti fino che non si disturba l'assetto del mercato". Troppo facile poi scomodare l'opinione pubblica per i monaci tibetati, per i cristiani in India o per altre situazioni di tale genere quando poi di fatto siamo conniventi con gli "oppressori".
 
GAMoN (23/09/2008 11:25:59) - DemocraticDario, se non vogliamo essere ipocriti, tutto ha un prezzo, anche i diritti umani. Allora, siamo disposti come popolo e come nazione a pagare con inverni senza riscaldamento, elettricità razionata, aumento della disoccupazione, nuovi flussi migratori di italiani all'estero, limitazione dei diritti acquisiti (perché poi pur di lavorare e mettere nella pancia qualcosa si fa di tutto) per garantire i diritti umani delle altre nazioni? Secondo te la gente sarebbe davvero disposta a stare male in prima persona per contrastare (e non è detto che ci si riesca) dei governi su cui, in definitiva, non hai nessuno strumento di potere (nemmeno quello del voto)? Purtroppo l'Italia non è in grado di poter condizionare le scelte di nessuno, di questo bisogna essere consapevoli. Quindi a mio avviso gli strumenti devono essere quelli culturali, non economici.
 
MassiGrassi (23/09/2008 11:34:24) - GAMoN mi ha preceduto. Il concetto chiave è quello. Non si può chiedere alla massaia di comprare le scarpe italiane a 100 se non riesce ad arrivare a fine mese e trova le scarpe cinesi per i figli a 10. Ora nn si può imporre nulla con veti dall'alto. Bisogna lavorare sul sottobosco culturale e dal punto di vista economico incentivare le imprese che adottano rigide regole sulla propria produzione anche negli stabilimenti cinesi (e ce ne sono).
 
GAMoN (23/09/2008 11:42:09) - Ma aggiungo che l'esportazione di un modello culturale, passa attraverso esempi positivi. Un Paese è l'esempio vivente dei frutti di cosa produce una certa cultura. Ora, se guardiamo con gli occhi di uno straniero l'Italia cosa vediamo se non un'economia in recessione, un tessuto sociale che si sta sfaldando e che perde colpi sotto l'urto dell'immigrazione di massa, un degrado generalizzato dei valori, dall'individuo alla classe politica. Che esempio, che modello possiamo essere per gli altri quando parliamo di diritti umani? Rispettando i diritti umani si finisce come l'Italia? No grazie. Forse più che guardare in casa degli altri è bene cominciare a guardare in casa nostra e cercare di recuperare quei valori di fondo che hanno permesso di costruire una cultura del diritto che ora viene meno insieme agli stessi valori fondanti.
 
MassiGrassi (23/09/2008 11:50:19) - @GAMoN: troppo catastrofico. La cultura del diritto c'è ancora e non penso che l'Italia possa essere un modello così CATTIVO da questo punto di vista. C'è senz'altro da fare e da riformare per migliorare ma ,chiaramente, sono opinioni personali. In ogni caso mi sembra che per chi non vede rispettati i propri diritti fare i sofistici su quale modello adottare mi sembra perlomeno bizzarro.
 
margherita (23/09/2008 22:11:12) - Secondo me principi di questo genere se adottabili andrebbero in ogni caso adottati in sede europea e non a livello di singolo stato.
 
BeaG (23/09/2008 22:17:50) - Dovremmo limitare gli scambi commerciali con gli stati uniti in primis...non so se mi spiego..
 
GAMoN (24/09/2008 00:28:47) - MassiGrassi, ammetto di vedere nero. Ma in tema di diritti umani l'Italia non può dare grandi lezioni agli altri Paesi. D'accordo, non abbiamo la pena di morte. Ma non siamo in gradio di assicurare i delinquenti alla giustizia, non siamo in grado di garantire un processo in tempi umani, la sicurezza sul lavoro esiste solo sulla carta. Abbiamo uno Stato che si preoccupa di mantenere in stato vegetativo a tempo indeterminato un corpo senza vita (Eluana Englaro) ma che poi fa morire di cancro chi la vita vorrebbe tenersela perché ci vogliono mesi per fare una TAC. Potrei citare decine di altri esempi ma, come vedi, i diritti umani non riguardano solo la pena di morte. E ribadisco, dovremmo preoccuparci di ripristinare tali diritti in casa nostra. E' sempre una questione culturale che si risolve solo ritrovando unità di valori e un'etica sociale condivisa.
 
MassiGrassi (24/09/2008 09:46:28) - @GAMoN: posso essere d'accordo con te su alcuni aspetti e sicuramente sulla necessità di ritrovare (ed in certi casi trovare per la prima volta) unità di valori ed etica. Detto ciò non posso pensare che l'Italia si tenga lontana da discussioni ed interventi internazionali perchè non siamo "perfetti". Non ha senso. Priorità in casa nostra ok, ma la cultura e l'etica si radicano fortemente nella sensibilità internazionale di un popolo.
 
esordiente (13/01/2009 14:40:58) - Sono assolutamente d'accordo con DemocraticDario non si può tollerare ciò che avviene nel mondo senza prender posizione e non si può lasciare questo ruolo alla sola società civile. è la politica che la rapppresenta
 
dustindj (22/02/2009 16:58:44) - corcordo con Gamon.
 
italiadeivalori (26/06/2009 18:07:22) - sono due ottimi principi ma devi essere piu' specifico su cm realizzare questi 2 punti!
 
Banjo (17/01/2010 12:15:47) - Interessante, è un inizio
 
abitcis (25/01/2010 11:28:09) - mi sembra un buon inizio come è già stato detto, ma penso sia irrealizzabile come cosa....
 
denik84 (04/09/2010 01:48:50) - be se si strutturasse meglio... il secondo punto è bello, ma irrealizzabile perchè una volta dati i soldi non se ne conoscono le utilità che se ne siano fatte.
 
campano (02/10/2010 10:48:38) - SI SONO DACCORDO
 
NoiSud (14/01/2011 18:25:49) -
 
Stemy (02/03/2011 11:26:25) - sì
 
Stemy (02/03/2011 11:26:33) - sì
 
Stemy (02/03/2011 11:26:41) - sì
 
Stemy (02/03/2011 11:26:50) - sì
 
Stemy (02/03/2011 11:26:59) - sì
 
uomoqualunque (18/06/2011 12:14:27) - approvo
 
guglie (30/11/2011 20:45:49) -
 


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